E’ un sollievo leggere che il turismo estivo in Italia è stato rilevato da Istat come in crescita.
Cresce del 3.2% il turismo interno e borghi e musei segnalano un aumento del 12.5%. Globalmente l’estate 2017, contando anche le vacanze non “culturali”, conta 4.1% di incremento di arrivi e 3.7% di presenze. Si conferma un trend positivo di inizio anno, che favorisce non solo le nostre spiagge e scorci naturalistici, ma anche centri storici e a quanto pare poli museali.
Ricordo lo sconcerto che ho provato leggendo delle pochissime erogazioni di biglietti per cinema e concerti da parte dell’amministrazione milanese (solo 95!). Queste erogazioni erano nate per fronteggiare il gran caldo nei mesi di luglio/agosto, secondo un piano definito “anticaldo” dall’assessore alle politiche sociali Majorino.
Il 2017 si appresta così a rivelarsi un anno record per uno dei settori strategici dell’economia nazionale, che è doveroso accompagnare e sostenere nella sua crescita.
Così sostiene Franceschini, sollevato.
Milano sta al terzo posto come meta ricercata dai turisti su Internet. In ordine sono Napoli (+25%), Firenze (+10%) e Milano (+8%) .
Penso che il nostro patrimonio museale possa subire una forte penalizzazione con il gran caldo del turismo estivo.
Le politiche di conforto a Milano provavano ad arginarlo.
Un turismo meno stagionalizzato è sempre stato l’obiettivo secondo me da perseguire nelle nostre politiche di advertising all’estero, e in questo supporto i tentativi di de-stagionalizzazione che si stanno compiendo in questi anni.
Sono più di 9 milioni gli italiani che effettueranno almeno un giorno di vacanza nel corso del mese di settembre. Con un aumento del 7,2% rispetto all’anno scorso. Sono in aumento anche gli arrivi di stranieri in autunno (+15% dalla Cina e +11% dalla Spagna).
Ritengo che i dati facciano ben sperare in un buon 2017. La valorizzazione del nostro patrimonio non risulta affatto conservatrice e anti-economica, quindi.