Parliamo di fine maggio 2023: a Saqqara sono stati recentemente scoperti due grandi laboratori di conservazione egizi, uno dedicato agli esseri umani e l’altro agli animali. Può sembrare una delle tante notiziole che si affastellano l’una sull’altra e che emozionano solo i fedelissimi dell’archeologia, ma in questo caso parliamo di una scoperta molto importante.
L’ha fatta una missione archeologica egiziana che includeva anche il ritrovamento di due tombe e di una collezione di manufatti.
Saqqara è una delle più grandi necropoli reali dell’Egitto, situata a circa 30 km a sud del Cairo, ed è famosa per ospitare la Piramide a gradoni di Djoser, il più antico edificio in pietra della storia.
I laboratori
I due laboratori di conservazione risalgono alla 30ª dinastia e al periodo tolemaico, mentre le due tombe appartengono all’Antico e al Nuovo Regno. Il laboratorio per gli esseri umani è di forma rettangolare e diviso internamente in diverse stanze, dotate di letti di pietra su cui venivano posizionati i defunti per la mummificazione. Ogni letto è lungo due metri e largo 50 cm ed è rivestito di gesso, terminando con canali di scolo. Durante gli scavi, sono state ritrovate anche una collezione di vasi di argilla utilizzati per la mummificazione, nonché strumenti e vasi rituali.
Il laboratorio per l’imbalsamazione degli animali sacri è simile per forma e struttura al laboratorio per gli esseri umani, con cinque letti di pietra. Anche qui sono state scoperte una collezione di vasi di argilla e sepolture di animali, insieme a strumenti di bronzo utilizzati nel processo di mummificazione.
Chi c’era in quelle tombe?
Le due tombe scoperte includono quella di un alto funzionario chiamato ‘Ne Hesut Ba’ della V dinastia (2400 a.C.), che era il capo degli scribi e il sacerdote di Horus e Maat. La seconda tomba appartiene a un sacerdote Qadish chiamato “Men Kheber” della XVIII dinastia (1400 a.C.). Entrambe le tombe presentano dettagliate decorazioni, tra cui scene di vita quotidiana, di coltivazione e di caccia.
Aggiungo solo che le scoperte sono state presentate in una conferenza stampa sul sito da parte del Segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità egiziane, Mostafa Waziri, e hanno evidenziato come l’Egitto, in particolare il sito archeologico di Saqqara, nasconda ancora molti segreti da rivelare.