Ho parlato spesso di come AirBnb, il sito di prenotazione di appartamenti, stanze e case, stia proponendo progetti interessanti per la valorizzazione del patrimonio non solo turistico, ma anche artistico, italiano.
Le applicazioni di consumo turistico
Le chiamo applicazioni di consumo, perché certo non si può parlare di business artistico, né di vero e proprio progetto di acculturamento. Non avere una progettazione nella modalità organizzata del Libro Rosso può apparire a molti operatori della cultura come un valore negativo.
Ma noto come il mondo anche accademico stia cambiando in direzione di una maggiore valorizzazione del bene artistico come bene di consumo, e non credo che così facendo si vada necessariamente incontro a una svalutazione del bene.
Ma il consumo turistico è un campo che va affrontato a parte.
Il borgo valorizzato, un antesignano
Difficile parlare in termini non prettamente logistici di una entità come l’applicazione che meglio organizza la vita turistica. Ecco che arrivo al punto che ha ispirato tutto il post: sto parlando di Nugo.
AirBnb è un’applicazione francese. Flix Bus (che pertiene più al sistema viaggi) è tedesco. Nugo, applicazione che vedo presentata in Stazione Centrale a Milano co una delle solite modalità interattive, è italiana, e lanciata dalle ferrovie dello Stato.
Nugo e nugae
Nugae non sono proprio, perché l’investimento delle Ferrovie è cospicuo, e si vede che credono nel progetto. Un’idea ottima per connettere il turismo del mezzo pubblico e per disincentivare il trasporto privato e il sovraccarico delle strade.
Inoltre, per favorire un utilizzo più capillare delle risorse che sul territorio italico sono normalmente fornite per i residenti e per i turisti interni. Nugo vorrebbe ovviare al problema del viandante perso, come anche del viandante turista, e non si può non considerare l’impatto simpaticamente cultutale (stavolta, in senso folklorico) che può avere per un bavarese prendere un tram dal quartiere Isola.
Sono esperienze.