Come ho accennato la scorsa settimana, la promozione dei borghi italiani guadagna dall’home sharing una visibilità tutt’altro che risibile.
Vorrei parlare della stupenda Civita di Bagnoregio
Siamo nel viterbese e la dolcezza dei declivi si confonde nel belato delle greggi che imbiancano il panorama. E’ il 1200 e l’ardimento edilizio che sembra contraddistinguere il nostro Volksgeist si appropria anche della collinetta in tufo vicino al lago di Bolsena. Civita di Bagnoregio nasce così, come punto molto probabilmente strategico. Negli anni la roccia tufacea sulla quale poggiava, molto comune in questa parentesi topografica, si erode.
Risultato, molti residenti abbandonano la zona, gli affitti sono alle stelle, in una sorta di fascinazione macabra moltissimi turisti continuano a arrivare dalle più improbabili parti d’Italia. Qualcuno anche dal mondo. Civita diventa un cumulo di case del 1200, instabili e da borgo, colonizzata da ristorantini e baretti turistici, monopolizzata dai visitatori occasionali.
E’ all’inizio del 2017 che un colosso del settore alberghiero alternativo si fa avanti: AirBnb promuove la creazione della Casa dell’Artista.
Joe Gebbia, cofounder e chief producer officer di AirBnb, dichiara:
Il nostro obiettivo è celebrare il patrimonio di queste aree attraverso l’arte e il design, fornendo parallelamente alle città soluzioni concrete per sostenere la cultura e le tradizioni (fonte: Wired)
Nello specifico, nella Casa d’Artista, danneggiata da una frana negli anni ’40, c’è una poltrona di Le Corbusier, e un arazzo dell’arazzista contemporaneo Francesco Simeti, italiano residente a New York. E’ intorno all’arazzo, nato come simil-medievale, che si sviluppa il concept dell’intero alloggio. Il titolo dell’opera è Plunged into Gullies, Entangled in Orchids, ed evoca l’intreccio della vegetazione tipica viterbese. Ma l’arredamento in generale ambisce a essere contemporaneo/citazionista. Evocativo.
300 euro a notte, 10 euro per gli artisti professionisti, la struttura presenta come soggetto ospitante (sul sito è chiamto “host”) nientemeno che il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti.
La casa d’Artista costituisce un’esperienza di immersione e valorizzazione per eccellenza. Con la straordinaria occasione di valorizzazione che viene offerta da questa struttura, non ho dubbi che nei prossimi anni il Comune potrà moltiplicare gli interventi di rafforzamento e restauro di cui questa cittadina ha disperatamente bisogno.