Nulla, non desisterò facilmente dal mio bollettino pop delle scoperte archeologiche.
L’antico Egitto riserva per noi, oltre a un intramontabile fascino immobile, anche alcune vere e proprie sorprese, nel consueto thriller che rappresenta, per gli appassionati, la ricerca archeologica.
La mummia scoperta
Va bene, non si parla dell’età d’oro della dominazione faraonica, perché il corpo è stato probabilmente mummificato intorno al 1200 a.C. Ma andiamo con ordine.
E’ di questi giorni la notizia che il COnsiglio supremo delle antichità egizie ha dato il suo avvallo a una nuova scoperta su un corpo mummificato, ritrovato circa due anni fa e non ancora identificato e datato con precisione.
Una donna, quasi sicuramente, e in questi giorni Ansa titola entusiastica che i tatuaggi che portava sulla pelle hanno fatto risalire alla sua funzione sociale, che doveva essere in qualche modo sciamanica, o magica.
La maga
Trovata a Luxor, sembra che fosse difficile risalire alla sua identità anche perché le mancavano testa, mani, gambe e bacino. I tatuaggi che si era fatta sul corpo erano stati però molto ben conservati dalla mummificazione, e raffiguravano ” fiori di loto e babbuini seduti, simboli magici di guarigione e protezione contro le malattia, e la moltitudine di occhi di Horus, simboli di protezione contro il male, avevano fatto ipotizzare ai ricercatori che fosse il corpo di una sacerdotessa o una sorta di maga”.
Molto più facile è stato calcolare l’identità della giovane donna, una trentenne o poco meno.
Comunque, una scoperta simpatica e che aggiungerà un tassello alle discipline delle raffigurazioni votive egizie, come anche della loro complessa società post- età d’oro.