Il patrimonio culturale del nostro bel Paese entra sempre di più a far parte dei beni tutelati dall’Unesco, con ben 53 siti, ponendoci così in cima alla classifica dei detentori del più numeroso capitale culturale del mondo. Seconda la Cina, con una superficie pari a circa trenta volte quella dell’Italia. Mi fa sorridere il pensiero che una delle statue che più ci ha resi famosi nel mondo sia il David di Michelangelo veramente emblematico rispetto a questa vittoria, dove noi Italia, piccolo Davide, riusciamo a sconfiggere l’enorme gigante Golia, la Cina.
Le new entry che ci hanno permesso di riprendere il titolo di, lo voglio dire, Paese più bello del mondo, sono le “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra – Stato di mare occidentale” e le antiche faggete vetuste.
Le opere veneziane cui si fa riferimento consistono in un moderno sistema difensivo progettato dopo la scoperta della polvere da sparo, realizzati dalla Repubblica di Venezia, presenti a Bergamo, Palmanova in provincia di Udine e Peschiera del Garda. Per quanto riguarda le vetuste invece, si fa riferimento ad un insieme di dieci faggeti che coprono un’area di oltre 2.100 ettari.
Mi colpisce molto questa scelta, poiché sono luoghi che ho visitato e visito con piacere. Spero vivamente che con questi nuovi inserimenti nei siti patrimonio dell’umanità il turismo, sia straniero, sia nostrano, possa capire ed essere stimolato a scoprire i piccoli gioielli storici e artistici diffusi ovunque lungo lo Stivale. Si deve andare oltre la rappresentazione standard delle solite città da turismo, siamo e abbiamo molto di più.
Un patrimonio estremamente prezioso, che va tutelato
Tutelare il nostro patrimonio è un obbligo, oltre che un dovere, non solo perché i siti possono essere depennati nel caso non si intraprendano politiche di salvaguardia, investimento e sviluppo, ma anche perché rappresenta quello che siamo e che tutto il mondo ci invidia.