Abbiamo già visto nel precedente articolo come avviene il disincantato processo di creazione di nuovi individui ne Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley. Gli embrioni costituiscono però solo una parte del controllo scientifico che regola i personaggi del romanzo.
Gran parte è veicolata, come ho accennato, dall’educazione.
Educazione al conformismo
L’unico anticonformismo richiesto agli appartenenti a questo mondo nuovo è relativo alla scoperta scientifica. Persino l’ideatore dei testi dell’ipnopedia (l’apprendimento nel sonno) lamenta di non avere troppo margine di manovra creativa: i messaggi da veicolare sono quelli, e per quanto uno desideri creare con le parole una consapevolezza nuova, più diversa – dice il personaggio – le imposizioni sociali limitano razionalmente questa consapevolezza.
E la scrittura si riduce a un’attività di controllo, gestione, management. Ma l’ipnopedia è solo una parte della costruzione del conformismo di questi soggetti. Altra parte è costituita dalla scuola.
Qui, le diverse caste non possono mischiarsi. I giochi erotici tra bambini, invece che essere soppressi nel nome del pudore, sono incoraggiati e gestiti. E ai bambini vengono mostrati emblemi di divertimento. Ad esempio, ai piccoli paria vengono mostrati libri luccicanti e rose.
I bambini si avvicinano, per toccare le pagine e i petali luminosi, quando questi prendono fuoco, accompagnati da suoni spaventosi.
I bambini associano così questi oggetti al terrore e alla repulsione: la loro casta non può permettersi di sprecare tempo leggendo, o andando in campagna. Piuttosto, dovrà amare gli sport di campagna, con la conseguenza di generare maggior indotto economico e favorire l’occupazione dei propri simili.
Sarebbe possibile questo senza la tecnologia?
La risposta è molto semplice: non del tutto. Però vorrei spiegarvi perché, a mio avviso, Il Mondo Nuovo è stato erroneamente classificato come un romanzo fantascientifico.
D’accordo, qui è la progressione tecnologica che consente il controllo delle nascite e la gestione degli embrioni, fondamentali per una Repubblica come questa.
Ma anche gli strumenti di divertimento di massa, come la droga e le feste edonistiche, sono possibili solo grazie al progresso. O meglio, sono controllate e senza ricadute emotive, cosa che le diversifica da quelle “reali”.
Una festa non potrà mai avere la controindicazione di far riflettere, di creare coppie durature, di veicolare concetti scomodi con la veste del rock’n roll.
La stessa tecnologia consente a questo mondo di rimanere separato in modo efficace dalla terra dei selvaggi, il che non è poco.
Però, e qui arriva la mia osservazione, è il Governo del Mondo Nuovo che chiede agli scienziati di trovare un modo più efficiente per duplicare gli embrioni, e farli maturare in un tempo competitivo. Quindi diciamo, fantascienza sì, ma c’è anche una forte volontà politica.
Per questo, nella mia opinione, come per i romanzi orwelliani, si tratta di una vera e propria distopia.