Non sono solito celebrare i compleanni delle celebrità, ma oggi mi è capitata tra le mani la notizia che è il compleanno di Bonnie Tyler, che molti conosceranno per essere la voce di Holding Out for a Hero.
In realtà Bonnie Tyler fu molto più di una rocker anticipatrice degli anni ’90 come forma, stile e movenze. Fu una vera e propria rockstar, di quelli che meritano di essere ricordati nell’empireo dei Grandi della Musica, con un grande senso della propria presenza scenica, e anche con grandi doti vocali.
Chi è Bonnie Tyler?
Nata in Galles, Gaynor Hopkins (questo è il suo vero nome) cresce nel piccolo villaggio di Skewen, dove inizia a formare il proprio gusto musicale e a cantare in alcuni pub vicino a casa.
Solo nel ’74 viene scoperta da un talent scout, che riconosce in lei le vibranti note di una che ha ascoltato molte grandi voci degli anni ’70, ed è pronta per raccogliere il testimone.
Il suo esordio con il singolo “My! My! Honeycomb” la porta dritta verso il primo singolo nono in classifica britannica, “Lost in France”.
L’identità musicale e Holding Out for a Hero
Dall’inizio Bonnie Tyler si configura su un genere pop/melodico, con qualche innesto un po’ più movimentato, ma sempre nel solco della musica più conosciuta al grande pubblico.
Possiamo dire che Holding Out for a Hero abbia invece scoperto un lato della cantante più peculiare, più unico e per certi versi irriverente. Un testo semplice e tutto sommato nella perfetta cornice del pop, ma una voce graffiante e sguaiata, interprete di una volontà di rinnovamento che forse la sua cantante non riuscì poi più a ritrovare.
Il brano “Holding Out for a Hero” è arcinoto per essere all’interno della colonna sonora del musical “Footlose”. Forse è stato proprio il film a consegnarci questa immagine della Tyler, come di impaziente anticipatrice delle nuove tendenze musicali che sarebbero arrivate nei 20 anni a seguire?
I grandi successi
Non solo Holding Out for a Hero, però (perché non voglio essere ripetitivo…): abbiamo anche Straight From the Heart, una ballata rock in cui il graffio della voce rientra in un sound meno casual, che ricorda a tratti i Queen, a tratti Cindy Lauper.
Un altro suo singolo che personalmente non amo, ma che ha scalato le classifiche, è Straight From the Heart, che sullo stile di Bon Jovi unisce un arrangiamento melodico a una voce che esprime lo strazio interiore.
Io preferisco ancora la Bonnie dell’inizio, con la zazzera bionda che afferra le note con il suo timbro così peculiare.