Claire Bernardi viene da Marsiglia ed è la giovanissima nuova direttrice dell’Orangerie, a soli 40 anni. È stata recentemente nominata nel ruolo dopo aver servito per 10 anni come direttrice del settore pittura.
Chi è Claire Bernardi
Da storica dell’arte, Bernardi è diventata responsabile della conservazione del patrimonio nel celebre museo di Parigi, dal nome così familiare ed evocativo per chi come me ama questa città eterna.
La Bernardi inizia la carriera al CNAP di Parigi, poi lavora all’Orangerie dal 2012 come responsabile del settore pittura. Ne ha curate molte, di mostre, tra cui di Henri Rousseau al Palazzo Ducale di Venezia e Gauguin al Musée d’Orsay, Picasso all’Orsay, poi Chaïm Soutine / Willem de Kooning alla Barnes Foundation di Philadelphia e al Musée del’Orangerie nel 2021. Al momento sta curando l’esposizione di Edvard Munch per l’Orsay, prevista nell’autunno 2022.
Nel suo attuale lavoro all’Orangerie sarà affiancata dall’attuale direttore dell’Orsay, Christopher Leribault.
Il suo lavoro, come annunciato dalle autorità, sarà in continuità con gli ultimi anni, con il forte intento di contemporaneizzare la programmazione delle attività e le collezioni del museo e di attrarre così un numero sempre consistente di visitatori.
In mostra all’Orangerie
Nato con i celebri pannelli di Ninfee di Monet, il museo ha riaperto in piena seconda ondata di pandemia (settembre 2020) dopo essere stato restaurato. Questo nuovo allestimento potrebbe essere una buona occasione per tornare a Parigi, e godere di nuovo di Paul Guillaume e Domenica Walter, ma anche Renoir, Matisse, Cézanne, Picasso, Gauguin, Modigliani e molti altri.
Un’occasione per aggiungerci anche una visita al Louvre stesso, che continua a cambiare nel corso degli anni per regalarci sempre nuove prospettive attente al tema dell’attualizzazione dell’opera d’arte, ma anche ai cambi di paradigma dei gusti collettivi.
Come tutti i musei e le istituzioni dedicate alla cultura, del resto.