Lontano è il tempo in cui Lapo Gianni, Dante Alighieri e Guido Cavalcanti solo su un Vascello insieme.
Dante Alighieri e Guido Cavalcanti: la fine di un’amicizia
È il 1300 e Dante Alighieri è Priore di Firenze.
A causa del suo carattere rissoso e delle sue posizioni politiche, Guido Cavalcanti viene condannato all’esilio proprio dell’antico amico, e muore di malaria lo stesso anno, ad agosto.
Una frattura politica che qualcuno chiama Realpolitik (la Ragion di Stato supera l’amicizia), qualcuno chiama spregiudicatezza, qualcuno adesione estremo ai propri ideali da parte di Dante, al punto da mettere in disparte l’amicizia.
In realtà le divergenze già c’erano e si erano in più occasione fatte manifeste. Non parliamo solo di un dissidio politico, ma di qualcosa di più profondo.
Guido Cavalcanti e l’amor carnale
Quel che è certo è che rileggendo la poesia del Vascello su cui i tre poeti stilnovisti navigano insieme in piena Armonia, chiacchierando d’amore con un paio di donne scelte risulta ora nostalgica, quasi dolorosa.
Rileggendola con gli occhi di oggi, quello che era l’incantesimo di un mago diventa sinonimo di impossibilità pratica, perché le divergenze politiche tra Guido e Dante erano già evidenti e non potevano essere ricomposte da un incantesimo e della comune militanza poetica.
Ma c’è anche una divergenza poetica.
Ricordiamo come nella Vita Nova Dante ambisca a essere considerato nel novero dei Poeti cavalcantiani.
Però poi, al sonetto Guido i vorrei che tu e Lapo e io, Guido Cavalcanti risponde con S’io fosse quelli che d’amor fu degno, dimostrando di essersi ormai distaccato dal concetto stilnovista di amore, ora entità crudele e che infligge all’uomo diverse pene.
In più, ora Cavalcanti è più che mai interessato all’aspetto carnale dell’amore e meno a quello intellettuale-stilnovista.
Ma Dante non può cascarci, e risponde con il quinto canto dell’Inferno: qui l’amore carnale e condannato senza appello punto forse c’è una vena di comprensione nei Come vengono ritratti Paolo e Francesca, ma di sicuro non un’aderenza totale al modello.
Una divergenza consumata
Ecco che la frattura politica consuma una crepa non solo ideologica ma anche intellettuale.
I due ex amici sono ora definitivamente divisi, e il vascello scompare in lontananza.