In vista delle Celebrazioni per il centesimo anno dalla morte di Dante Alighieri vorrei rispolverare non tanto la Divina Commedia, di quella non si fa che parlare, quanto il rapporto speciale che intercorse tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti.
I due poeti Fiorentini Infatti, oltre che seguaci della stessa corrente poetica stilnovista, erano anche amici, sebbene il Fato li abbia condotti su tragitti differenti.
Dante Alighieri e Guido Cavalcanti su una nave
A chi ricorda gli studi danteschi dell’infanzia vorrei fare un regalo riportando questo sonetto delle rime che è sempre molto caro, soprattutto in questo periodo di reclusione.
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ’l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi.
(Dante Alighieri, Rime)
Sul modello del plazer Francese, in questo sonetto si elencano tutte le cose che potrebbero piacere alle persone coinvolte: un vascello su un piacevole mare, buona compagnia maschile e femminile, buoni argomenti che elevano lo spirito (parlare d’Amore).
Protagonisti sono Dante Alighieri, Guido Cavalcanti e Lapo Gianni, tre poeti di comune filiazione intellettuale, oltre che amici nella vita reale.
L’altra grande protagonista è la visione stilnovista delle belle donne, eteree e immobili, come se fossimo calati in un dipinto di Piero della Francesca.
Con quelle donne si discorre d’amore, così come con i due poeti amici. E non è tanto l’incantesimo a rendere tutto così ovattato, così intellettuale e ispirato ai valori di cortesia.
Questa è proprio la venatura intellettuale che animava l’intera corrente dello Stilnovismo!
Poeti Stilnovisti ritratti in un solo sonetto
Per chi non vuole andarsi a riprendere i critici, e vuole capire qualcosa in più del sommo poeta, questo è il sonetto giusto.
Ritroveremo presto una vena molto più amara nel rapporto tra Dante e Guido, che vedremo nel prossimo post.