Dopo aver conseguito la maturità, all’età di quindici anni, Prévert abbandona il sistema di apprendistato pubblico e si dedica a una serie di lavori saltuari. Durante il servizio militare si ritrova a Saint-Nicolas-de-Port, dove incontra il pittore e disegnatore surrealista Yves Tanguy, prima di essere inviato a Istanbul dove conosce il futuro editore Marcel Duhamel.
È proprio quest’ultimo a ospitarlo nella zona di Montparnasse, quando Prévert torna a casa, senza un soldo.
Anche Raymond Queneau e André Breton si ritrovarono in quello stesso salotto, e dall’incontro delle loro prolifiche menti e dalle loro conversazioni informali e alcoliche si forma lo zoccolo duro del movimento surrealista francese.
Prévert divenne sempre meno tollerante nei confronti dell’etichetta di surrealismo, che si sentiva affibbiare continuamente, e valutò che era arrivato il momento di defilarsi.
Lasciò il circolo e si trasferì a Montmartre con la moglie. Da qui scrisse la poesia Gli animali hanno dei problemi.
Anche gli animali hanno dei problemi
Siamo nel 1932 e in Francia sta nascendo il teatro operaio rivoluzionario, sulla scorta di quello tedesco. Prévert si unisce al gruppo teatrale “Groupe Octobre”. Tra i testi più interessanti abbiamo L’avvento di Hitler, scritto e rappresentato all’indomani della presa di potere di Hitler.
Nel 1936 in seguito al successo del Fronte Popolare questo tipo di teatro vide il suo apice di successo, con conseguente specializzazione e professionalizzazione di attori e tecnici che vi orbitavano attorno.
Necessariamente la libertà artistica cala, e come emerge dalle sue poesie, Prévert è uno spirito libero. Non può tollerare imposizioni.
Quindi si sfila dal gruppo e decide che il teatro non è più affar suo.