Se ci si aspettavano defezioni, è più corretto parlare di scelta sobria. Quando vediamo al programma della mostra del cinema di Venezia 2020, non possiamo che richiamare alla memoria i red carpet sfavillanti e infiniti delle edizioni precedenti.
Non solo il contatto fisico verrà a mancare, ma anche buona parte degli spettatori: dai soliti 6000 posti se ne ricaveranno poco meno della metà, distribuiti tra il cinema Star di Venezia e le due Arene del Lido.
La madrina del festival Cate Blanchett si trova in UK e riconferma a cadenza regolari la sua presenza. Non si sa mai, quindi è meglio mantenersi sintonizzati.
Ci sono diversi forse, anche se quest’anno la vena glamour si dimostra notevolmente calata. Nessuna superstar, a parte la Blanchett, e tra i film in concorso, nemmeno. Anche se oggi nello streaming della presentazione Roberto Ciccutto, presidente della Biennale, e Alberto Barbera, direttore artistico, non hanno escluso possibilità future.
Chi saranno i vip?
A parte la Blanchett, avremo alcuni italiani degni di nota, come le sorelle Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Valeria Golino, Jasmine Trinca, Monica Bellucci e Paolo Conte.
Quest’ultimo come maestro della banda (specifico nel caso in cui qualcuno leggendo avesse sperato in qualche film musicale).
Tra i vip esteri, insieme alla madrina del festival, vanno annoverati anche Helen Mirren, Andrew Garfield, Willem Dafoe, e forse l’attivista Greta Thundberg.
Qualche anticipazione sui film in gara
Dei film in gara in questa sessione un po’ emergenziale me ne occuperò più avanti. Per ora basti sapere che il tono generale si orienta molto sui temi famiglia e pari opportunità.
Temi sobri e domestici, in linea con i tempi che corrono e con l’impressione generale che le varie presenze di vip sembrano aver comunicato.
Ricalcando le parole del direttore artistico e del presidente della Biennale, vorrei dire che un’edizione così è unica… E speriamo che non si debba ripetere mai più.