Capitale italiana della cultura 2022

Interrompo la mia pubblicazione abituale per dare spazio a una notizia: è stata selezionata la capitale italiana della cultura 2022, ed è Procida.

Capitale italiana della cultura 2022, il meccanismo è ormai adulto

Per una persona della mia età è davvero soddisfacente vedere come un meccanismo di promozione culturale virtuosa nasca, cresca, venga attaccato e riformato, e poi prosperi.

La scelta lungimirante di istituire la capitale italiana della cultura risale al 2014, e da allora, costantemente, l’iniziativa si è affermata.

Inizialmente, come ogni inizio promozionale, fu percepita come una trovata mediatica.

Oggi possiamo dire che l’obiettivo di promozione turistica sia pienamente raggiunto.

Procida

Ci sono buone speranze che la pandemia rientri entro il 2022, o almeno così mi piace credere perché sono un inguaribile ottimista. E quindi, arriverà il giorno di Procida, ridente e stupenda cittadina che ho avuto la fortuna di vedere in diversi periodi dell’anno.

All’interno delle isole Flegree del golfo di Napoli, la piccola Procida è una piccola perla.

Conserva infatti una spiccata identità locale e paesaggistica, con la su macchia mediterranea ravvivata dal tocco brillante del sole del sud.

In più, il porto ha uno skyline decisamente caratteristico, che ci introduce nel modo migliore in questa terra così ricca.

Non solo le ben note specialità gastronomiche campane di mare, ma anche un ventaglio di monumenti archeologici che va dal XI secolo (abbazia dei San Michele) ai più moderni manufatti urbanistici e architettonici, che le conferiscono una veste insieme ordinata e colorata.

La Graziella

Quando passai da Procida, mi ricordo che si svolgeva la cosiddetta Graziella. Ho fatto qualche ricerca e scoperto che questa sorta di mistero sacro in costume è in realtà la riproposizione di un romanzo – omonimo – di Alphonse De Lamartine.

Non sono ben convinto della data di inizio, però ho trovato simpatica la valorizzazione della letteratura riferita all’isola.

Considerando che parliamo di 10mila abitanti, l’investimento sulla cultura è notevole. Non dimentichiamoci del premio letterario Elsa Morante, che scrisse ispirandosi all’isola “L’isola di Arturo”.

Vedremo il 2022 che sorprese ci riserverà!