Scritto tra il 1963 e il 1965, Libro Dune di Frank Herbert è considerato da alcuni cultori del genere fantascientifico una pietra miliare.
La storia di Dune
Si tratta di una trilogia ambientata in un mondo intergalattico in cui pianeti diversi intrattengono rapporti di potere tra di loro.
A differenza di Star Wars, di cui si dice che Dune sia ispiratore, la maggior parte dell’azione si svolge però sopra i pianeti e non durante la navigazione spaziale.
Inoltre, a differenza di altri grandi libri del genere come Frankenstein, Ventimila leghe sotto i mari, la guerra dei mondi, ma anche se vogliamo il Signore degli Anelli, in Dune si verifica una netta prevalenza dei dialoghi sopra le descrizioni.
O meglio, come già accade in Mondo nuovo di Huxley, le descrizioni sovrastano l’azione e occupano la maggior parte dei dialoghi.
Come accadeva nell’epica classica, queste descrizioni funzionano come degli excursus interrompono l’azione e ci lasciano godere del momento lirico. Peccato che tra le scene di Herbert non ci sia un gran lirismo.
Una lettura noiosa
Ho iniziato i suoi libri fiducioso è convinto di trovarci una parte di quella scintilla che tanto avevo apprezzato nel film di Villeneuve del 2021.
Dopo i due tentativi falliti di Lynch e di Jodorowsky, pensavo infatti che Villeneuve fosse l’unico riuscito a cogliere l’essenza del libro e a renderla sul grande schermo.
Mi sbagliavo.
Come qualche grande critico letterario ha detto, a volte la messinscena è un’opera d’arte più grande della sceneggiatura stessa. Villeneuve ha saputo trasformare un romanzo prolisso e mal scritto, con qualche vaga e confusa infarinatura latina, greca, macedone e arabeggiante, in un coerente percorso narrativo.
La traduzione
Certo, ovviamente i traduttori giocano la loro parte nel rendere il discorso originale, ma la sproporzione dei dialoghi e la rottura del tempo narrativo non sono un problema di traduzione. Qui si tratta proprio dell’ingegno dello scrittore.
Mi dicono che Herbert fosse un ottimo reporter, quindi forse il problema era il romanzo.
La forma narrativa del romanzo non è semplice da padroneggiare, e ci vuole una capacità superiore rispetto alla narrazione del singolo fatto, alla trascrizione della singola intervista.
Se quindi mi chiedete la mia opinione, vi dico: guardatevi solo il nuovo film di VIlleneuve “Dune”, e lasciate perdere tutto il resto.