Il 74o festival del cinema di Cannes è Spike Lee con una gaffe anticipatoria annuncia il vincitore, il francese Titane.
Ma è anche l’Italia con un pugno di mosche, anche se le aspettative per Tre Piani di Nanni Moretti erano molto alte. Ci rimane però la palma d’oro d’onore, consegnata da Paolo Sorrentino a Marco Bellocchio per un’onorata e splendente carriera.
Cosa mi è piaciuto di più di questo festival?
Devo dire che non mi è dispiaciuto il thriller Titane, della francese quasi visionaria Julia Ducournau. La storia di una ragazza che interseca spesso le proprie sorti con il titanio, per via di incidenti, oggetti, ma anche imprese che vanno nettamente oltre il comune sentire. Vi sembra che non abbia detto nulla?
Perché è difficile tratteggiare Titane senza scadere nella mera ri-narrazione della trama, che forse non è l’aspetto più importante della pellicola.
La fotografia la fa da padrona, e tutto soccombe sotto i colpi di un thriller che è soprattutto visivo, immaginifico, che tende a risvegliare le bestie dell’inconscio piuttosto che intrattenere il razionale in un fil rouge di accadimenti.
Ve le consiglio vivamente!
I vincitori di Cannes 2021
Miglior attore è stato Caleb Landry Jones (americano) in ‘Nitram’ di Justin Kurzel.
Miglior attrice Renate Reinsve (norvegese) per ‘The Worst person in the world’ di Joachim Trier. Miglior regista, Leos Carax nel film ‘Annette’.
Hanno vinto invece in piena parità il premio della giuria ‘Haberech’ di Nadav Lapid e ‘Memoria’ di Apitchapong Weerasethakul.
‘Drive my car” ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura, scritta da Hamaguchi Ryusuke e Takamasa Oe.
Anche nel Grand Prix abbiamo un parimerito, con ‘Ghahraman’ di Asghar Farhadi e ‘Hytti n°6’ di Juho Kuosmanen.
Miglior opera prima, ‘Murina’ della croata Antoneta Alamat Kusijanovic
Miglior corto a ‘Tia Xia Wu Ya’ di Tang Yi, mentre la menzione speciale va a ‘Céu de agosto’ di Jasmin Tenucci.