(Continua dalla prima parte) Tra questi alfa però vengono scelti per cooptazione dei controllori. I criteri di scelta riguardano principalmente la capacità di pensiero critico, come potremmo definirla in poche parole. L’unico esempio concreto che ne abbiamo nel romanzo è il controller Mond, un ex scienziato le cui scoperte vagavano troppo sull’onda della pura curiosità scientifica, e troppo poco sul beneficio sociale.
Curioso come una caratteristica simile sia vista come deprecabile da un uomo del tempo di Huxley. Curioso che avesse in qualche modo previsto l’orientamento all’industria che la ricerca scientifica di molti campi avrebbe subito, e che tutt’oggi subisce.
Tralasciando le apologie alla preveggenza dei grandi Autori, torniamo ai nostri alfa. In un uomo di scienza come Huxley fu, sicuramente il sapere scientifico poteva essere importante per accedere al cerchio magico che governava questa società distopica.
Quindi il governatore Mond era uno scienziato. Ma non conosciamo nessun altro che fa parte delle sfere di comando. I due personaggi affermati che abbiamo modo di conoscere, Marx e Helmotz, sono solo dei professionisti con qualche incarico extra, ma non hanno una vera e propria carriera politica.
In sostanza, poco ci dice Huxley di come vengono controllati questi individui, e non si fa menzione a un Grande Fratello che li supervisiona tutti.
Nessun Grande Fratello
Quello che più mi ha colpito di questo romanzo è proprio questo aspetto, che a mio parere denota come Huxley fosse, in fondo, davvero un uomo di scienza.
Non c’è un Dio, non c’è una casta superiore agli alfa che li governa. I loro controllori, ovvero sia i governanti, sono scelti da altri governanti, e non da forze superiori.
La nuova società, di conseguenza, è stata prodotta da un movimento spontaneo, e non imposta da una ipotetica forza esterna.
È proprio per questo motivo, secondo me, che Huxley la rende molto più problematica. In un perfetto scenario da pendio scivoloso, l’umanità si è ritrovata, suo malgrado a fare delle scelte pessime per se stessa.
Però le ha fatte da sola. Questo a mio parere è il grande messaggio di Mondo Nuovo di Aldous Huxley.