Cannes, il festival cinefilo pop più atteso dai cultori un po’ più agé della settima arte. Una volta ogni tanto mi atteggio a cronista e riporto l’attesa lista dei 20 film in concorso (fonte Ansa):
I MORTI NON MUOIONO di Jim Jarmusch. Film di apertura. Un film di zombie.
LES MISERABLES di Ladj Ly. Siamo nelle periferie di Parigi e gli scontri armati sono il milieu del film. Contemporaneo.
NIGHTHAWK di Juliano Dornelles e Kleber Mendonca: la storia di un regista che va in un piccolo e e periferico villaggio brasiliano. Horror.
ATLANTIQUE, di Diop. LA regista è senegalese, racconta una storia di migrazione dalla grande Dakar, da parte di un gruppo di muratori.
SORRY WE MISSED YOU di Ken Loach racconta la storia di Ricky e della sua famiglia, tormentata economicamente dalla recente crisi.
LITTLE JOE della viennese Jessica Hausner “è un fantasy distopico”. Una pianta con poteri particolari modifica il carattere delle persone.
DOLOR Y GLORIA di Pedro Almodóvar è l’autobiografia del regista che, senile e tormentato dagli acciacchi, si racconta.
THE WILD GOOSE LAKE di Yinan Diao una storia d’amore ambientata in Cina.
THE WHISTLERS di Corneliu Porumboiu. Un poliziotto si trova per alterne vicende a imparare un dialetto delle Canarie costituito principalmente da fischi.
PORTRAIT OF A LADY ON FIRE di Céline Sciamma è la storia di una pittrice francese e di un amore saffico. XVIII secolo.
A HIDDEN LIFE del regista filosofo Terrence Malick è il dramma di Franz Jägerstätter, obiettore di coscienza che fu ghigliottinato dal Terzo Reich nel 1943.
YOUNG AHMED dei fratelli Dardenne. Stavolta il realismo dei fratelli Dardenne si focalizza su un giovane che legge il Corano sviluppa una certa forma di estremismo.
FRANKIE di Ira Sachs. La vita di una famiglia, vista attraverso tre generazioni, e un viaggio in Portogallo, a Sintra.
C’ERA UNA VOLTA A HOLLYWOOD di Quentin Tarantino “una lettera d’amore per l’Hollywood della sua infanzia, un tour di musica rock del 1969 e un’ode al cinema nel suo insieme”, questa la descrizione del regista.
PARASITE di Bong Joon-ho è un drammatico: un giovane di famiglia inganna una ricca coppia e lavora presso di loro.
MATTHIAS & MAXIME di Xavier Dolan racconta di due amici, Matthias e Maxime, che si incontrano con il gruppo dell’infanzia dopo anni. Scopriranno di essere innamorati.
OH MERCY! di Arnaud Desplechin un noir.
MEKTOUB, MY LOVE: INTERMEZZO di Abdellatif Kechiche è il seguito della ‘suite’ cinematografica iniziata con Mektoub, My Love: Canto Uno. Ovvero le vicende umane di un gruppo di francesi di origine tunisina a partire da metà degli anni Novanta in poi.
IT MUST BE HEAVEN di Elia Suleiman. E’ un racconto burlesco di un uomo che fugge dalla Palestina. Una riflessione sul concetto di nazionalità e di identità.
SIBYL di Justine Triet è il nome di una psicoterapeuta e della sua paziente, che condividono la passione ossessiva per la scrittura.