Ecate Trivia, così la ricordo come protettrice ambigua e oscura dei crocicchi. E’ stata ritrovata a Selinunte, la notizia è di questi giorni, una sua statuetta. L’archeologo responsabile del sito la candida come la prima del mondo greco. Enrico Caruso su Ansa comunica altri dettagli del ritrovamento:
Trovate a Selinunte le tubature costruite dai greci ed attraverso le quali l’acqua arrivava nelle case, nuovi ambienti domestici destinati al culto come ad esempio altari cilindrici e la più antica raffigurazione di tutto il mondo greco di Hekate, personaggio di origine pre – indoeuropea che fu ripreso nella mitologia greca. Ecate o Hekate, regnava sui demoni malvagi, sulla notte, sulla luna.
Molto cara a certe mie coetanee, che in vena al misticismo politico di certo vetero-femminismo, se la immaginavano come la progenitrice di tutte le dee femminili. Questo perché, a quanto mi ricordo, è raffigurata come tripartita: dea della luna, tradizionalmente associata al ciclo femminile. Dea della terra, successivamente sovrapposta a Selene, quindi con tutta quella connotazione agricola. E infine, dea dell’oltretomba.
Raffigurata con due torce, o con uno o più cani, dei serpenti, o delle chiavi.
Come per tutti gli dei greco-romani, dove manca una istituzionalizzazione si procede alla classifica dei reperti archeologici e all’incrocio delle fonti. Esiodo nella Teogonia la rende figlia di Asteria. La Proserpina romana e la Persefone greca sono le sue dirette emanazioni, pare, come pure il mito racconta: infatti Persefone era figlia di Demetra, e quindi traeva dalla madre (fertilità, messi, divinità agricola) quell’aspetto che in figure come Ecate era fuso con l’aspetto ctonio.
Ecate era anche la dea della magia
Per quanto riguarda questa definizione, spesso è sovrapposta a Iside, dea di origine egizia. Nemmeno a Iside manca la sua emanazione ctonia, che però in questo caso è maschile, nel dio Osiride. Luna e Fertilità rimangono invece nella stessa figura, ovviamente riferendosi superficialmente all’immaginario collettivo.
Curioso come tuttora nel “calendario della magia” (quei pochi esagitati che trasformano i dubbi sul paranormale in sedute e rituali religiosi) Iside e Ecate si festeggino lo stesso giorno: il 5 marzo.