Trailer rivelatori e altre nefandezze

Il trailer cinematografico, quella breve anticipazione che ci cattura e ci lascia con l’acquolina in bocca prima dell’uscita di un film, ha una storia curiosa. 

Ma la vexata quaestio è: perché qualcuno ha pensato che mostrare frammenti di una pellicola prima del suo debutto potesse essere una buona idea?

La storia del trailer inizia nel lontano 1913, quando Nils Granlund, un pioniere delle pubblicità teatrali, decise che il pubblico meritava un piccolo “assaggio” di ciò che sarebbe andato in scena. 

Granlund non stava promuovendo un film, ma uno spettacolo teatrale. 

Mostrò alcuni spezzoni dello spettacolo “The Pleasure Seekers” prima della proiezione di un film, dando vita al concetto di “trailer”. Già, perché quel breve annuncio veniva mostrato dopo il film, facendo da “coda” (da qui il termine “trailer”, che significa appunto “seguire”).

Trailer dopo il film…?

Ma un trailer che arriva dopo il film? Suona bizzarro, e lo era. 

Presto i cinema si resero conto che non aveva molto senso far vedere gli spezzoni promozionali dopo che gli spettatori avevano già visto il film e forse erano già sulla strada di casa. Così, ben presto, i trailer furono spostati prima della proiezione, trasformando il concetto di “teaser” (anticipazione) in ciò che conosciamo oggi. 

Eppure, il nome “trailer” rimase.

I primi trailer

Negli anni ’20 e ’30, i primi trailer erano molto diversi da quelli odierni. Erano spesso un semplice montaggio di scene del film, con didascalie e narrazioni drammatiche per suscitare l’interesse degli spettatori. 

Oggi i trailer sono piccoli capolavori di montaggio ritmico e artistico, con una vera e propria “trama” al loro interno.

Uno degli episodi più curiosi nella storia del trailer cinematografico riguarda Alfred Hitchcock. Il maestro del brivido aveva un approccio molto personale alla promozione dei suoi film. Per il suo capolavoro “Psycho” (1960), Hitchcock girò un trailer di quasi sei minuti, in cui lui stesso faceva una sorta di “tour” sul set, raccontando al pubblico il mistero e la tensione che avrebbe trovato nel film, ma senza rivelare nulla della trama. 

Negli anni ’70, il trailer cinematografico cambiò radicalmente grazie a uno dei più grandi fenomeni culturali del secolo: “Star Wars”. George Lucas e il suo team sapevano che stavano per lanciare qualcosa di epocale, e il trailer fu concepito come un vero e proprio evento. Da quel momento, i trailer non furono più solo degli spezzoni promozionali, ma divennero un’arte a sé, con teaser sempre più sofisticati, che creavano aspettativa e alimentavano il passaparola tra il pubblico.

I trailer oggi

Oggi, i trailer sono una parte essenziale della promozione cinematografica, che diventano virali prima che il film stesso arrivi nei cinema. 

Da una trovata teatrale nata casualmente, il trailer si è quindi evoluto in un’industria a sé stante.