La rappresentazione della società passa attraverso molte forme, soprattutto artistiche, che più o meno intensamente possono catapultarci in mondi diversi, a volte lontani a volte vicini a noi. Pensiamo alla fotografia ad esempio, con uno scatto può farci rendere conto di scenari e popoli a noi sconosciuti e trasportarci in situazioni che mai avremmo potuto immaginare o conoscere. Spesso la stessa sensazione di trasporto la si può vivere anche a contatto con i dipinti. In un attimo siamo abbagliati dal candore del cavallo di Napoleone, ci sentiamo persi in un campo di grano giallo o affascinati mentre ammiriamo ninfee germogliare a pelo dell’acqua.
Un artista che mi permette di sentirmi perfettamente a contatto con il paesaggio rappresentato è Canaletto: i suoi quadri sembrano uno specchio, il fermo immagine della vita veneziana. Non si può non sentirsi catapultati in nella laguna, con i suoi ritmi e i suoi dettagli. Se ci penso ricordo che mi fermavo veramente a lungo ad osservare quei capolavori così accurati, più il tempo passava più notavo dettagli e oggetti nuovi. Mi sentivo così immerso in quella realtà che ne percepivo quasi i profumi. Attraverso le sue opere, conoscendole, sembra di aver percorso quelle vie veneziane, incontrato quelle persone, solcato quei ponti.
Società che si fa rappresentazione
Chi si troverà nella capitale inglese nei prossimi giorni, avrà la possibilità di ammirare questi piccoli particolari e volti nascosti grazie a una mostra sul pittore veneziano, che si svolgerà nello scenario suggestivo di Buckingham Palace.
Canaletto ricevette molte critiche e venne spesso sottovalutato per questa sua minuzia di particolari, lo si liquidava chiamandolo “pittore fotografo”, dimenticandosi che proprio la realtà di queste rappresentazioni della società e della quotidianità dei luoghi, fa dei suoi quadri delle vere opere d’arte.
Perdersi in tutti quei dettagli, lo ripeto, affascinate.